Cocullo

Cocullo

COCULLOpaese di antiche tradizioni ed origini, è sicuramente uno dei più famosi borghi che adornano la terra d’Abruzzo.
A metà tra la Valle Peligna e la Marsica, in Provincia di L’Aquila, Cocullo è un paesino di circa 300 abitanti, raccolto su un monte da cui sorveglia la piana circostante, nascosto tra una vegetazione verde e rigogliosa con la quale sembra essere un tutt’uno.
Le sue origini sono avvolte nel mistero dei secoli. La sua prima attestazione risale all’età romana, con il nome di “Koukoulon”, che sembra riconnetterlo ad un’epoca preromana. Ed infatti, nel territorio circostante, sono stati ritrovati numerosi bronzetti votivi raffiguranti Ercole e diverse necropoli con tomba a fossa, databili tra il IV-I sec. a. C., che attesterebbero appunto la presenza di un “pagus” (villaggio) di epoca precedente l’arrivo dei Romani. Probabilmente, il paese in epoca romana doveva trovarsi nella vallata, come testimonierebbe lo stesso Strabone, storico greco della seconda metà del I sec. a.C., che lo colloca lungo la Via Valeria. La posizione attuale, probabilmente, fu acquisita durante l’epoca medievale.

Come la maggior parte dei centri abitati di epoca antica o tardoantica, lo spostamento fu dovuto alla maggiore difesa che una posizione elevata poteva offrire dinanzi a invasioni, saccheggi, incursioni di eserciti nemici o briganti. Il borgo conserva ancora la sua struttura medievale, con piazza principale difronte l’antica Chiesa della Madonna delle Grazie del XIII secolo, in posizione sopraelevata, dalla quale si diparte un labirinto di viottoli acciottolati e strette rue. Qualche traccia è ancora visibile, inoltre, dell’antico Castello dei Conti di Celano, assegnato successivamente ad Antonio Piccolomini nel 1463. Bellissima è la grande Fontana Medievale, che mantiene ancora la struttura originaria a tre arcate acute. Successivamente l’intero paese fu acquistato da Donna Camilla Peretti che ben presto, tuttavia, lo cedette per far fronte a problemi economici. Diversi feudatari si avvicendarono nel possesso del borgo: famiglie di grande importanza per l’intera storia italiana, come quelle dei Piccolomini, Savelli, Barberini, Colonna.

Oggi, Cocullo è una delle mete più visitate da pellegrini e curiosi, turisti e studiosi, tutti per assistere al più famoso evento del paese: il Rito dei Serpari, legato alla figura di San Domenico di Sora, monaco dell’XI secolo, protettore dagli animali selvatici e dai morsi di serpente, che visitò il paese durante i suoi peregrinaggi in terra d’Abruzzo, donando, secondo la tradizione, il suo dente molare, ancora conservato in un reliquiario ed usato per guarire dai dolori. L’antichità del borgo, le sue tradizioni, la sua bellezza, la natura intatta e rigogliosa che lo circonda ne fanno il luogo ideale per un soggiorno di pace e relax, a contatto con quanto di più genuino questa terra d’incanti possa offrire.


EVENTI

1 Maggio – La festa di San Domenico Abate e il rito dei Serpari