Pettorano Sul Gizio

Pettorano Sul Gizio

Pettorano Sul Gizio fa parte dei “borghi più belli d’Italia”, le origini dell’attuale abitato risalgono all’epoca medievale, ma il territorio circostante e le alture vicine al paese vennero frequentate dall’uomo fin dal paleolitico. Il paese sorge in un magnifico scenario naturale, il centro storico di Pettorano si trova infatti all’interno dell’area protetta del “Monte Genzana Alto Gizio”, la più grande d’Abruzzo, che con i suoi 3162 ettari di estensione è un corridoio ecologico tra i due Parchi Nazionali d’Abruzzo e della Majella.

Il nome secondo alcuni deriverebbe da pettorale, per la forma a petto di corazza assunta dall’insieme urbanistico, secondo altri da pettorata, termine dialettale con cui si indica una rapida salita, in questo caso il dirupo che dalla valle del Gizio sale fino al Piano delle Cinquemiglia, altri lo spiegano come derivato dal sostantivo greco preta (pietra, roccia) per indicare la natura rocciosa del borgo.

Il nucleo abitato è dominato dal maestoso castello Cantelmi costruito nel medioevo tra l’XI ed il XV secolo, caratterizzato da due torri laterali circolari e da un torrione centrale a base pentagonale e la torre a puntone edificata a scopo difensivo. La fortezza rappresentava uno dei più importanti presidi per il controllo di tutta la Valle Peligna ed era circondato da possenti mura di cui ancora oggi sono visibili le cinque porte di accesso (sei in origine): Porta San Nicola, Mulino, Santa Margherita, San Marco e Cencio.

Nel centro storico del borgo ad ogni passo si può trovare uno spunto interessante dal punto di vista architettonico e infatti è ricco di numerosi monumenti e palazzi tra i quali spiccano il Palazzo Ducale (XVI-XVII sec.), nel cui atrio (oggi piazza Zannelli) è posta la stupenda fontana cinquecentesca, la bella chiesa di S. Dioniso e la magnifica fontana monumentale in piazza Umberto I.

Continuando a scendere verso la parte bassa del paese, si incontra il Palazzo della Castaldina, con la facciata tardo-barocca e la chiesa di Sant’Antonio. Da qui si arriva nella Piazza di San Nicola. Percorrendo la stretta strada di via Piaia, si può apprezzare la cosiddetta architettura minore che costituisce la parte più antica del borgo e che, attraverso un sistema di ripide scalinate degrada verso il fondovalle percorso dal Gizio.

 


EVENTI

Luglio – Festa di Santa Margherita, Santo Patrono

6 gennaio – Sagra della polenta