Campo di Giove

Campo di Giove

CAMPO DI GIOVE – Stando alle sue approfondite ricerche: «Campo di Giove è nome antichissimo, di origine sacra o miliare, o di ambedue i termini. Quasi certo una “stazione” di PRIMITIVI sulla strada che attraversa la falda della Maiella occidentale, strada famosa, ove, secondo Tito Livio, passò e ripassò Annibale nel 217 e 211 a.C. all’andare e tornare da Roma. Qui passò Hughues de Vermandois con i suoi soldati, che si recava in Terrasanta per la Prima Crociata (1096-1099)».

In un documento risalente al 1136 è contenuto il nome originario «Campo Jovis» e, nella Bolla di Gregorio X si fa riferimento ad un convento di Sant’Antonino di Campo di Giove, di cui oggi rimane soltanto la memoria storica, e che pare facesse parte di uno dei sedici conventi fondati da Celestino V.

L’iniziale nucleo costruito intorno al «podium» (castello) fu protetto e difeso da mura e torri divenendo «castrum» (fortezza). Seguirono i domini dei vari signori del circondario, come i Caldora ed i Cantelmo, espressione locale della più ampia lotta tra Angionini ed Aragonesi che caratterizzò i territori del Meridione d’Italia a cavallo tra i secoli XIII e XV.

A tutt’oggi, una delle vie del centro storico è denominata «Vico del Sacco», testimonianza storica del saccheggio subito nel 1420 da Campo di Giove ad opera di Braccio da Montone (Andrea Fortebraccio), allorché il condottiero perugino, al servizio della regina Giovanna II, combatteva il Capitano Giacomo Caldora, a sua volta al servizio di Renato d’Angiò.

Seguono altri due secoli caratterizzati questa volta da vari feudatari che si passano disinvoltamente il dominio campogiovese, è in questo contesto che traggono origine le famiglie signorili di Campo di Giove come i Ciufelli, i Nanni ed i Ricciardi.

Arriviamo così all’epoca dell’Unità d’Italia e il discusso periodo del cosiddetto «brigantaggio» che vide espreimere uno dei principali ricercati dell’epoca (in terra d’Abruzzo) nella figura del campogiovese Primiano Marcucci.

Le successive due guerre mondiali pretesero il loro contributo di sangue anche a Campo di Giove che può vantare pagine di storia caratterizzate da un forte senso di umanità e solidarietà espresso soprattutto nel contesto della guerra di Liberazione.

Campo di Giove è citato nella motivazione con la quale il Ministero della Difesa ha attribuito alla città di Sulmona la Medaglia d’Argento al Valor Militare per i meriti acquisiti durante la lotta di Liberazione, laddove si legge:

«[…] La Città di Sulmona, con l’apporto eccezionale del Comune di Campo di Giove, ed in fraterna collaborazione con gli abitanti della ‘Conca di Sulmona’, ebbe a prestare notevole aiuto alle migliaia di prigionieri alleati, che, fuggiti dopo l’8 settembre 1943 dal locale campo di concentramento, furono posti in salvo nonostante le più feroci rappresaglie dell’invasore, alimentando la fiaccola della solidarietà e della fraternità fra gli uomini di ogni razza e nazionalità».

Campo di Giove fa parte dell’Associazione dei Borghi Autentici d’Italia.


EVENTI

Giugno (terza domenica) Sant’Antonio da Padova

Luglio (ultime due settimane) – Settimana Spirituale

17 Settembre – Stimmate di San Francesco d’Assisi

dal 19 al 21 Settembre – Sant’Eustacchio e San Rocco

Dicembre – Mercatini di Natale

Gennaio – Presepe Vivente